Museo Etnografico
Scheda
Nel 1754 Isabello Giovanni Battista, antenato della famiglia Isabello - Cattero, acquistava una casa colonica in Sant'Antonino.
L'abitazione era munita di stalle per il bestiame e di una parte rustica per i carri e gli attrezzi. Attività principali per la famiglia erano l'agricoltura di frumento, granoturco, patate, ortaggi e castagne nonché l'allevamento dei bachi da seta.
Quale gesto di riconoscenza degli antenati, nell'intento di offrire la possibilità di riscoprire la civiltà contadina di un tempo, i discendenti Silvano e Gemma Cattero, hanno radunato tutti gli attrezzi utili ad essere portati a conoscenza del pubblico e delle scuole.
Fra i tanti strumenti esposti potrete osservare: una mola ad acqua utilizzata per affilare falci e scuri, vari tipi di bilance, una macchina per sgranare il granoturco, attrezzi da bottaio, zappe, rastrelli e molti altri strumenti agricoli.
Da segnalare una collezione di bottiglie con lo stemma delle Società Operaie valsusine ed una raccolta di filastrocche, proverbi, poesie, racconti in piemontese.
L'abitazione era munita di stalle per il bestiame e di una parte rustica per i carri e gli attrezzi. Attività principali per la famiglia erano l'agricoltura di frumento, granoturco, patate, ortaggi e castagne nonché l'allevamento dei bachi da seta.
Quale gesto di riconoscenza degli antenati, nell'intento di offrire la possibilità di riscoprire la civiltà contadina di un tempo, i discendenti Silvano e Gemma Cattero, hanno radunato tutti gli attrezzi utili ad essere portati a conoscenza del pubblico e delle scuole.
Fra i tanti strumenti esposti potrete osservare: una mola ad acqua utilizzata per affilare falci e scuri, vari tipi di bilance, una macchina per sgranare il granoturco, attrezzi da bottaio, zappe, rastrelli e molti altri strumenti agricoli.
Da segnalare una collezione di bottiglie con lo stemma delle Società Operaie valsusine ed una raccolta di filastrocche, proverbi, poesie, racconti in piemontese.